La raccolta porta a porta ha modificato le nostre vite
In ogni città ed in ogni quartiere in cui viene introdotta incontra da subito la levata di scudi degli abitanti coinvolti, che in genere non sono pronti a cambiare le proprie abitudini.
Poi arriva la domanda “Ma se la stanno facendo i miei vicini ed i vicini dei miei vicini, come mai non dovrei farcela pure io?” e anche le abitudini si cambiano.
Il porta a porta differenziato è il primo passo verso il “pay as you throw/paga in funzione di quanti butti” un modello di pagamento della tariffa rifiuti basata su quanto viene gettato.
Secondo l’ISPRA nella totalità dei comuni dove è stata adottata questa metodologia tariffaria, la spesa pro-capite scende per i cittadini. E’ quindi una soluzione conveniente per la collettività.
Secondo l’AICA (associazione internazionale per la comunicazione ambientale) ogni anno un abitante europeo produce una media di 600 kg di rifiuti, che sono generati da quasi 17 tonnellate di materie prime grezze che entrano nel nostro continente, ma se contiamo anche i rifiuti della miniere e dei primi processi di lavorazione che rimangono nello stato che le ha estratte possiamo dire che il nostro stile di vita ruba al pianeta 50 tonnellate di risorse a testa, ogni anno.* E qua i PIUNZ avranno qualcosa da cantarci sabato sera!!!!
A Reggio Emilia si producono ogni anno 765 kg a testa (fonte Arpae dati 2016)
E quanta energia serve per tutto ciò?
Faremo una conversazione con chi è dall’altro lato del sacchetto dei rifiuti perché quello che buttiamo oggi è parte del nostro futuro #futurisolidali
Sabato pomeriggio ore 16:45 interveranno:
Natale Belosi, coordinatore regionale Emilia Romagna della Rete Rifiuti Zero
Beppe Carella, ex presidente di AccordPhonix, azienda leader europea nel riciclo di materiali elettronici
Simone Lusuardi, responsabile Ambiente coop. L’Ovile
Facilitatore: Emiliano Codeluppi Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute
*Fonte: Marinella Correggia “Zero rifiuti” Ed. Altreconomia, Pag 20
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